Primi mesiNon importa quanto una donna sia felice, eccitata nel diventare mamma, lo sappiamo bene che quando arriva un neonato la vita viene stravolta ed è difficile godersi i primi mesi di vita con lui! Soprattutto se si tratta del primo bambino, si è talmente felici da non aspettarsi che i primi mesi siano così duri ed intensi. Noi mamme dopo la nascita del piccolino andiamo incontro a grandi cambiamenti e quest’ultimi non saranno tutti positivi. Meglio quindi prepararsi bene ed in anticipo, cosi da arrivare preparati al rientro  a casa dopo il parto e godersi i primi mesi di vita del bambino affrontando bene le difficoltà. I primi mesi di vita con la mia primogenita li ricordo ancora benissimo: stanchezza, lunghe nottate, allattamento, consapevolezza, paura, gioia, stress… e nonostante ti senti pronta non sai mai cosa ti aspetta veramente. Con il secondo figlio è diverso… ti senti pronta a tutto, sei consapevole di cosa ti aspetta, ma è ancora più dura!!! Non voglio assolutamente spaventare le future mamme e le neomamme con questo post, anzi vorrei lasciare qualche impressione mia personale dovuta alla mia esperienza vissuta, da condividere con tutte voi e magari, perché no?! Essere di aiuto a tutte le neomamme!

E allora come godersi i primi mesi di vita con un neonato? Bastano dei piccoli e semplici accorgimenti per apprezzare di più questo momento prezioso e gioioso.

  • Prepararsi in anticipo: Un po’ tutte le neomamme si preparano all’arrivo del bebè. Sia in modo pratico, preparando corredino, culla e tutto l’occorrente e le attrezzature che serviranno dopo la nascita, che emotivamente seguendo corsi preparto, leggendo riviste e libri. Questo è importantissimo per non arrivare al giorno del parto e subito dopo impreparate.  E’ molto utile anche un supporto del marito ma non solo, anche dei familiari più stretti. Assicurarsi già da prima la disponibilità dei familiari vi farà affrontare con maggiore tranquillità il rientro dopo il parto, e se siete nel bisogno e vi occorre aiuto, sapete su chi contare! Almeno per i primi tempi è meglio accettarlo un po’ di aiuto; infatti per entrambe le mie gravidanze, ho avuto il sostegno di mio marito, in ferie dal lavoro, e l’aiuto pratico di mia madre perché con un parto cesareo è più difficile affrontare il periodo dopo-parto!
  • Perdonare se stesse se qualcosa non è andato come volevamo e pensare da subito ad andare avanti. Se magari abbiamo avuto un parto cesareo ed invece volevamo un parto naturale, oppure eravamo partite che volevamo allattare ed invece ci è stato impossibile. Insomma è inutile farsi tante colpe, a volte le cose non vanno come previsto.
  • Mantenere la socializzazione: Una sensazione di isolamento da un punto di vista sociale, quando si è a casa l’intera giornata da sole con il proprio bambino è piuttosto normale. Sempre meglio cercare di mantenere i rapporti con gli amici e/o con altre mamme per condividere in particolare la stessa esperienza.
  • Credere in se stesse: Imparare a fidarsi di se stesse e del proprio istinto di mamma. I consigli che ci vengono dati vanno ascoltati, accolti, ma possiamo decidere di seguirli oppure no. Soprattutto all’inizio, tutti staranno li a dirvi come e cosa fare, fidatevi comunque del vostro istinto di mamma e della vostra esperienza che cresce nel tempo.
  • Trascorrere del tempo con il proprio bambino: giocare, fargli le coccole, trascorrere la maggior parte del tempo con lui, senza correre ed occuparsi principalmente delle faccende di casa. E’ vero che alcune cose vanno fatte per forza, ma è giusto ritagliare degli spazi di interazione con il bambino.

Mamme ricordate che questa è un’esperienza unica, sono momenti che non ritorneranno più e perciò vanno vissuti bene nonostante la stanchezza, nonostante la fatica per riprendersi dagli effetti dovuti dalla gravidanza e dal parto. Un grandissimo in bocca al lupo a tutte le neomamme!!!

 

Info sull'autore

Teresa
Teresa
Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva

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