storia di Babbo NataleNel corso degli anni Babbo Natale è diventata una figura molto commercializzata. Eppure la storia di Babbo Natale ha origini antiche cristiane. Nasce infatti sulle rive del Mediterraneo, si evolve nell’Europa del Nord e assume il suo nome definitivo, Santa Claus, in America, da dove si ridiffonde in quasi tutte le parti del mondo. Inizialmente infatti era San Nicola, un personaggio greco nato intorno al 280d.c che divenne vescovo di Myra, una città della Lycia, provincia dell’Impero bizantino, che si trova nell’attuale Anatolia, in Turchia. Dopo la morte, avvenuta il 6 Dicembre, la figura del Santo divenne popolarissima grazie anche ai tanti miracoli che gli furono attribuiti; diverse città e nazioni lo adottarono come patrono, fu dichiarato protettore dei bambini e portatore di doni. Le reliquie del Santo furono portate a Bari, secondo una leggenda da marinai e mercanti e attualmente sono nella cripta della Basilica di San Nicola a Bari.

Ma perchè proprio San Nicola è stato l’ispiratore della figura di Babbo Natale? Forse due episodi della vita del Santo, prima di essere ordinato vescovo, confermano tutto ciò.

Un episodio narra che Nicola aiutò un padre di famiglia benestante che per vari problemi si ritrovò nella miseria e fu costretto a prostituire le sue figlie. Nicola calò dalla finestra di casa di quest’uomo 3 palle d’oro salvando così le tre ragazze dalla prostituzione. Un’altra leggenda narra che Nicola scoprì un delitto di alcuni ragazzi e risuscitò le vittime; questo fu uno dei tanti motivi che lo ha reso, successivamente, patrono dei bambini.

Per molti secoli il culto di san Nicola fu legato alla figura del “vecchio portadoni” e la tradizione si continuò a celebrare il 6 Dicembre, come ancora tuttora avviene in diverse zone del nord Italia e in Germania. San Nicola era incaricato inoltre di sorvegliare i bambini perchè facessero i bravi.

Nel 500, poi la Riforma protestante abolì il culto dei Santi in gran parte dell’Europa del Nord e il compito fu affidato a Gesù Bambino e la data spostata dal 6 dicembre al 25, giorno di Natale. Ma Gesù Bambino non poteva minacciare i bimbi cattivi e così gli furono affiancate varie figure tra demoni e folletti. Con il tempo però mantennero sempre il ricordo del Santo attraverso il suo nome. Diventò così il “Santa Claus” dei paesi anglosassoni, il Nikolaus della Germania, ogni popolo l’ho fece proprio mantenendo le caratteristiche fondamentali, prima fra tutte difensore dei più deboli.

Solo nel primo decennio dell’Ottocento alcuni scrittori trasformarono il Natale in una festa di famiglia recuperando anche la leggenda di San Nicola. Grazie ad una poesia di Clemente Clarke Moore diventò il Babbo Natale che tutti noi conosciamo. Ed una delle sue rappresentazioni più famose è legata alla pubblicità della Coca Cola che lo rappresentava con un vestito rosso ed una barba bianca che viaggiava nel cielo su di una slitta trainata da renne. La figura di Santa Claus grazie alla pubblicità ritornò in Europa adottando nomi come Père Noel, Father Christmas o Babbo Natale sostituendo un pò ovunque i vecchi portatori di doni.

Le interpretazioni sono tante e c’è chi crede semplicemente in Babbo Natale secondo le sue tradizioni e i suoi punti di vista. Magari qualcuno lo considera solo una figura consumistica del Natale, qualcun’altro lo rifiuta perché è legato alla tradizione come tanti italiani affezionati a Santa Lucia, a Gesù Bambino, alla Befana o al vecchio originale San Nicola.

Comunque sia, è facile perdersi nella parte “laica” e consumistica del Natale facendo di Babbo Natale l’uomo principale e perdendo di vista che il Natale è più una festa religiosa e con dei valori veri. Ma è bello anche far vivere qualcosa di “magico” ai nostri bimbi… magari per non tralasciare uno degli aspetti del Natale, possiamo provare a raccontare ai bambini la storia di Babbo Natale e le sue origini partendo da san Nicola.

 

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Teresa
Teresa
Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva

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