Forno a microondeOgni tanto torna alla ribalta qualche notizia circa la pericolosità relativa all’utilizzo del forno a microonde e giustamente tante mamme si preoccupano chiedendosi quale sia la verità.

Come ogni cosa però, per dare un giudizio imparziale bisogna capirne il principio di funzionamento. Purtroppo molte persone, un po’ per mancanza di tempo, un po’ per mancanza di interesse, prendono le notizie così come vengono fornite (ecco perché nel 2016 ci sono ancora catene di Sant’Antonio vecchie di anni che girano regolarmente su gruppi whatsapp!).

Il riscaldamento a microonde fu scoperto, per puro caso, negli anni 40 da un dipendente di una fabbrica che costruiva radar ad uso militare: questo tizio, tale Percy Spencer, aveva una tavoletta di cioccolato in tasca che aveva comprato per il proprio figlio e mentre lavorava su un dispositivo radar vide che la tavoletta si sciolse completamente… capita la potenzialità del dispositivo andò subito a brevettare l’idea e da lì iniziò la produzione di MAGNETRON ad uso culinario.

Adesso cercherò di spiegarvi il funzionamento in modo semplice del forno a microonde: immaginate 2 palline da tennis, e immaginate che queste palline abbiano un polo nord superiore ed un polo sud nella parte bassa, adesso immaginate di capovolgere queste palline continuamente in modo che il polo sud diventi polo nord e viceversa, dopo un po’ di tempo, durante questi continui cambiamenti a causa dello “sfregamento” queste inizieranno ovviamente a riscaldarsi: questo è quello che succede alle molecole di acqua e grassi che compongono il cibo quando messe in un forno a microonde; la potenza delle onde elettromagnetiche emesse dal magnetron del forno fanno cambiare orientamento alle molecole del cibo circa 2.4000.000.000 volte al secondo!!! e questo sfregamento produce ovviamente il calore che permette al cibo di cuocersi, riscaldarsi, scongelarsi, ecc.

Spiegato il principio di funzionamento adesso veniamo alla domanda principale: fa male cucinare con il forno a microonde? La risposta potrebbe addirittura essere il contrario! Gli spinaci, ad esempio, se cotti nel microonde mantengono intatti quasi tutto il contenuto di Acido Folico mentre con la cotture tradizionale ne viene perso quasi il 77%!

Quindi la domanda da fare non è quella di pericoloso o non pericoloso ma di vantaggi o svantaggi prettamente culinari; abbiamo detto infatti che il calore non viene dall’esterno come un forno tradizionale ma dallo sfregamento delle molecole di acqua che compongono il cibo questo fa sì che se non impostata bene la potenza vi troverete cibi bollenti all’interno e tiepidi o freddi nella parte esterna, anche un semplice pollo non verrà mai dorato in superficie in un forno a microonde a meno che non sia di tipo combinato (microonde + grill).

Ancora, il latte in un biberon o un vasetto di omogeneizzato potrebbe sembrare più freddo nello strato superiore rispetto a quello inferiore con il rischio che il bambino si scotti non al primo cucchiaio di pappa ma al terzo o al quarto! Quindi il consiglio è quello di prestare particolare attenzione quando cuciniamo o riscaldiamo alimenti per bambini e di miscelare o agitare manualmente il prodotto dopo aver atteso almeno 1 minuto dallo spegnimento del forno.

In giro su internet troverete tantissime notizie agghiaccianti fino addirittura alla possibilità della modifica genetica del sangue!!! in particolare le “bufale” riguardano un certo Sig. Mercola e un tale James Kopp che aveva previsto morte e carestia a causa della cottura a microonde…

Contenitore forno a microondeVia libera al microonde quindi, ovviamente è importante che il contenitore che inseriamo nel forno sia adatto all’uso in microonde. Controllate pertanto che sia presente sul contenitore il simbolo che ne attesta l’idoneità per la cottura al microonde

In ultimo, se non abbiamo tempo e vogliamo fare un pasto veloce, secondo voi, farà più male un pasto ricco di fibre e vegetali cucinato in microonde oppure un prodotto industriale o un hamburger ricco di grassi ma cucinato in modo tradizionale?

Info sull'autore

Rosario
Rosario
Mi chiamo Rosario Conte e sono un “giovanissimo” papà di 36 anni! Sono un papà come tutti gli altri ma con il privilegio di avere un po’ più di tempo da dedicare alla lettura e allo studio. Amo il “sapere”, sono “affamato” di informazioni e notizie su tutto ciò che mi circonda e cerco di approfondire e condividere con gli altri tutto ciò che apprendo. “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” questo versetto dell’inferno di Dante è ciò che più mi rappresenta e che fa da traino alla mia vita.

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