Le tappe evolutive, tra i 18-24 mesi, sono caratterizzate da una maggiore sicurezza da un punto di vista motorio. Il bambino raggiunge un maggiore equilibrio in posizione eretta e la deambulazione è ormai abbastanza sicura. La motricità globale è in evoluzione, infatti è presente un inizio di corsa, il bambino sale le scale da solo aiutandosi con le manine (come se gattonasse per intenderci), siede da solo su una sediolina bassa. Per esempio Marta ha iniziato a salire le scale prima che si lasciasse a camminare poichè abbiamo in casa una scala interna e quindi le scale sono presenti nella sua vita da sempre, cosi come la sediolina che le è stata regalata all’età di 9 mesi, questo semplicemente per dirvi che i bambini imparano anche dall’esperienza e che le tappe di sviluppo sono indicative di una fase, ma non è detto che il bambino la rispetti a pieno.
La coordinazione motoria migliora ulteriormente. il bambino riesce a costruire una torre con 6 cubi, usa il cucchiaio per mangiare da solo, è in grado di togliersi dei vestiti (pantaloni, calzini, giacca…), sa mettersi cappello e scarpe.
Il linguaggio, sia in recezione che in comprensione, è in evoluzione; il bambino riconosce ed indica delle immagini, conosce ed indica le parti del corpo che gli vengono nominate, è in grado di ascoltare storie. Conosce nuovi vocaboli e dice circa 6-10 parole oltre a mamma e papà.
Nel gioco, il bambino accenna al gioco simbolico dove fa finta di nutrire una bambola (biberon, imbocca…),  fa finta di suonare gli strumenti musicali, gioca con la palla ed impara a calciarla, va sul triciclo, è interessato ad ascoltare le storie, e attraverso il gioco apprende ed impara sempre più cose.

Info sull'autore

Teresa

Sono mamma, blogger per passione, laureata in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, da sempre nel settore della prevenzione e riabilitazione, svolgo il mio lavoro presso studi privati e centri di riabilitazione; collaboro con ludoteche per la presentazione di progetti educativi e ludici in età evolutiva